giovedì 3 marzo 2016

Angolo libro 2016: Febbraio.

Mese breve ma intenso, questo febbraio; per due terzi solo cose belle, allegria, piccoli bei viaggi, compagnie piccole o grandi, un rapporto che continua a crescere, e quant'altro. Il restante terzo è un vero e proprio schifo. Sono stata mordicchiata dal cane di un'amica (piccola bestia assetata di sangue!) a tradimento, attaccata vilmente alle spalle, ma tutto sommato se questo fosse stato il picco dello schifo sarei stata contenta. Purtroppo le condizioni di salute di mia nonna sono improvvisamente peggiorate e non si sa, nei prossimi giorni, cosa potrebbe accaderle... Il destino è in mano a un gruppo di medici.

Cercando di sfuggire alla rude realtà, ho finito di leggere un libro iniziato a gennaio che era finito abbandonato per quasi tutto febbraio. Il libro è Shanna, di Kathleen E. Woodiwiss, datato 1977 e letto innumerevoli volte (non avere la patente né il motorino portava a rileggere continuamente gli stessi libri). Questo non è il classico romanzetto rosa. Ambientato nella prima metà del Settecento, vediamo Shanna Trahern, una ragazza molto ricca, molto bella e molto nervosa nella sua carrozza, diretta al carcere di Newgate per trovare marito. Si vede che non esisteva ancora Marta Flavi e la sua agenzia matrimoniale.
Il padre l'aveva mandata a Londra con un preciso scopo: trovare un marito con un titolo nobiliare, altrimenti avrebbe scelto lui un uomo e costretta a sposarlo. Il termine del periodo concesso dal padre è scaduto e lei non ha ancora trovato qualcuno che la si piglia per amore e non per amante o per i soldi, quindi ha una brillante idea: andare in carcere, trovare un condannato a morte con un nome abbastanza di lustro e sposarlo, così da poter tornare a casa effettivamente vedova e non subire le minacce del padre. Il malcapitato di turno è un certo Ruark Beauchamp, condannato alla corda saponata (morte per impiccagione) per aver ucciso una donna. L'uomo però non si dimostra umile e disperato come lei immaginava, ma dimostra sin da subito ironia, sicurezza di sé e un'intelligenza vivace.
Una volta ripulito da mesi di fetido carcere, il promesso sposo arriva all'altare lindo e bellissimo. Fino a qui può sembrare banale, quasi disneyano, ma c'è da aspettare.
Tra i due è subito scintille, uno scontro dopo l'altro, lui è tutt'altro che sottomesso, lei per niente tollerante. Anzi, diciamo pure che lei è di una arroganza sconfinata che per buona parte del libro me la rende odiosa, mentre lui è fin da subito un personaggio affascinante. Le cose però non vanno come Shanna programmava; infatti, a sua insaputa, Ruark non verrà impiccato ma comprato come schiavo dall'emissario di suo padre (facendo la cresta su guadagno) e mandato nella sua isola senza che lei sospetti nulla, almeno fino al momento in cui non lo incontra.
Lui cercherà sempre di conquistare lei e i suoi "favori", lei cercherà di resistergli, ma è piuttosto difficile resistere a tutto quel fascino e a quella determinazione, tanto più che Ruark diventa piano piano il preferito di suo padre...
La storia va avanti tra tira e molla, tenerezze, arroganze, tregue, parole taglienti, patti, rapimenti di pirati, fughe dai pirati, cose da nascondere, un pomposo aristocratico sempre in mezzo, una famiglia di interessanti soggetti, rapimenti, tentati omicidi e omicidi.
Mi pare di aver detto abbastanza sulla trama, ora al massimo non resta che leggere il romanzo.

Quello che mi è sempre piaciuto di questo romanzo è che c'è dell'avventura e si legge bene il cambiamento dei personaggi, il loro evolvere proprio come una persona reale. Shanna per molto tempo l'ho mal sopportata, così altezzosa, arrogante, egoista e viziata e non capivo come qualcuno la potesse amare, con tutti i tentativi di lei di ferire e umiliare. Lei e Ruark sono entrambi caparbi, con una ostinata smania di vincere: lui di vincere il suo cuore e il suo corpo, lei vorrebbe rompergli l'orgoglio (e i maroni si può dire?) e il setto nasale, lui mira a conquistarla, lei a mostrargli disprezzo.
Nella realtà ho sempre dubitato che due persone del genere finiscano non solo per piacersi ma anche ad amarsi così tanto... ma qualunque cosa io abbia letto di questa scrittrice ho finito sempre per crederle.


Non ho altro da dire sul romanzo (è uno dei miei tanti preferiti), non ho altro da dire in generale, perciò tante buone cose a tutti, cià.