sabato 19 dicembre 2015

Give me a reason.

Give me a reason to turn and run
Give me a reason to burn this house down
Give me a reason, I wish you would
I wish you would, wish you would

Give me a reason for a disaster
and I'll be happy ever after
Give me a reason, I wish you would


 

Soltanto poche parole, tanto per dire: sono viva, sono ancora qui. Solo che sono persa in un vortice di cose nuove e non ho ancora imparato a nuotarci.
Il tipo di cui ho parlato qui una volta mi sta cambiando, mi rendo conto di essermi "ammorbidita"... Certo, ci sono ancora piccole cose che mi mandano al manicomio (parcheggiatori abusivi, politica in generale, "a me mi", "andare in *nome città", birra analcolica, jeans coi risvoltini, pregiudizi, sentenze e via dicendo), ma mi ha smussato gli angoli. Piace a me e ai miei amici e stento ancora a credere alla mia fortuna. "Io" e "fortuna" nella stessa frase affermativa, incredibile. Eppure non mi ha mandata a fanculo neanche quando, un paio di settimane fa, mi ha teso un'imboscata dicendomi quelle due parole di complessive cinque lettere e io ho reagito come un coniglietto di fronte ai fari abbaglianti della jeep di un cacciatore. Non so se avete presente il telefilm One Tree Hill, quando Peyton dice finalmente a Lucas che lo ama e lui risponde "Ohu" prima di scappare. Ecco, io precisa.



I can only do so much
and of course it's never enough
I don't think that you see
exactly what you're doing to me
Don't speak...

giovedì 3 dicembre 2015

2015 Reading Challenge: Novembre.

L'aggiornamento di novembre è l'ultimo che scriverò nel 2015 e mi sembra così strano... che un altro anno sia praticamente trascorso, che sta per travolgermi l'ennesima ondata di disagio che sempre mi perseguita in questo periodo... O forse potrebbe essere diverso stavolta? Non lo so, quello che so è che sto decisamente divagando.
Questo appuntamento è abbastanza breve, perché a causa di viaggio e impegni vari, a novembre ho letto un solo libro. Anzi, riletto. Già, regno incontrastata su Pigrolandia.

Ho già parlato di L'anima del male di Maxime Chattam qui quasi quattro anni fa. Mi sembrava meno, onestamente. Nel frattempo però i miei gusti sono all'incirca gli stessi e confermo che dal titolo e dalle premesse mi aspettavo qualcosa più thriller e meno scientifico, però ho apprezzato di più tutto il lavoro da profiler. E mi ha fatto riflettere sulla Divina Commedia: è implicata qui, in una puntata di CSI, in una di Criminal minds e mi pare di ricordare di averne letto anche in un paio di altri libri; perciò mi sono chiesta quanti altri pazzi ha potuto ispirare l'incubo di un solo uomo vissuto settecento anni fa. Domanda retorica, ovviamente.
Così ho segnato il punto 6, un libro scritto da qualcuno con meno di trent'anni (il libro è del 2002, all'epoca l'autore aveva 26 anni), e il 46, scritto da qualcuno con le mie iniziali, M.C. Lui ha pubblicato con uno pseudonimo e nel mio piccolo spazio pubblico tramite pseudonimo. Tanto per sottolineare l'ovvio. Tanto io e Maya siamo esattamente la stessa persona... e trovare un autore con le mie iniziali registrate all'anagrafe non mi è riuscito.

Per la verità, a gennaio pensavo che in questo periodo avrei segnato più punti degli attuali, oppure molto meno (tipo una decina). Quindi sono sia contenta che scontenta dei miei risultati. L'ansia del periodo festivo mi sa che ha già colpito...

Ormai per questo progetto manca solo un mese e poi dovrò tirare le somme (ed eventualmente trovare un sostituto per il nuovo anno). Vedremo.