mercoledì 31 dicembre 2014

L'ultima volta.

Ultimo post dell'anno, facciamo qualche conto...
Un paio di giorni fa, non ricordo esattamente quanti, è stato il terzo compleanno del mio blog.

Sono ancora capace di stupirmi: chi me lo doveva dire che dovevo vedere per la prima volta la neve proprio nella mia città? Che per inciso si trova in Sicilia, a tre chilometri dal mare, in pianura, ora fuori è tutto bianco. Purtroppo l'ho scoperto nel peggiore dei modi: mio fratello, che ho deciso d'ora in poi di chiamare Ares, mi ha bombardata con una palla di neve mentre ero sotto la doccia.

Ho finito il 2014 esattamente come l'ho iniziato: con febbre, raffreddore e mal di gola. Yeah!

C'è di buono che gli amici che temevo di aver perso lo scorso Capodanno, invece sono sempre con me e lo saranno anche stasera.

Quest'anno ho letto soltanto nove libri e ne ho riletti cinque, dei "nuovi" nove ne ho letti sei solo tra novembre e dicembre. Vergognoso, lo so, sono tanto triste...

E niente, è stato un anno abbastanza cupo. Ma hey, se ce l'ha fatta la neve ce la posso fare anche io, no?

Fantastico anno a tutti, gente! Tornerò a farmi sentire il due gennaio con un progetto per il 2015, se non mi riduco come Jordan (la più adulta nel video che segue).




Voglio chiudere con questa canzone...


L'ultima volta è un po' più in là
il sangue scorre vivo in noi
ma vedrai, vedrai, che il cielo conserverà
una stella per noi
una stella per noi

mercoledì 24 dicembre 2014

Il Rito giusto.



Perché si può non apprezzare il clima natalizio, si può odiare la forzata corsa ai regali, si può anche avere l'influenza ('nchia!) ma niente e nessuno può privarmi di un ricco banchetto e di una sbronza a Natale.
Pace.

sabato 13 dicembre 2014

Un glorioso giorno.

Fino a poco fa non sapevo, forse non è neanche ufficiale, ma perché non approfittarne? Sarebbe da pazzi!
Pare che il 13 dicembre, ossia oggi, sia l'ARANCINA DAY.

Se qualcuno non sa cosa sono le arancine (che indecenza!), ecco qualcosa che ve lo spiega per bene:


Mi sento di dissentire riguardo "l'inferno corporeo", anche se ho lo stomaco delicato non ho mai avuto problemi; più che altro, direi che raggiungi l'inferno corporeo quando la lingua si posa sul nucleo incandescente sul ripieno.
A parte questo, trovo la pagina Facebook molto accurata nella descrizione di fisime, detti popolari e comportamenti tipici siciliani. Perciò se volete favorire vi lascio il link di Siculopedia.
Oggi la mia missione sarà mangiare almeno un'arancina e finalmente mi sentirò realizzata.

martedì 9 dicembre 2014

Shatter me. And other music's stuff.

Ormai è cosa nota che mi piace la musica caotica, come la definirebbe qualcuno per farmi arrabbiare. Pure che odio la techno è cosa nota (ai più che hanno avuto in qualche modo a che fare con me). Eppure accade certe volte che mi ritrovo ad ascoltare qualcosa fuori dal mio genere ma che in qualche modo mi colpisce abbastanza da pensare: hey, questa roba mi piace!
Grazie al cielo non sono una critica musicale, ma questa è la sensazione che ho sentito nell'ascoltare questa canzone:



La canzone è Shatter me (2014), loro sono Lindsey Stirling (violinista) e Lzzy Hale (vocalist del gruppo Halestorm). La canzone parte lenta e dolce, un effetto delicato dovuto non solo alla voce calma di Lzzy ma anche all'aspetto di Lindsey in versione bambolina di porcellana. Per tutto il video sono chiare alcune cose: la ragazza sa suonare e sa ballare. Okay, non ho studiato mai né musica né danza classica, ma quando balla ha tutta la grazia e la fluidità che ci si aspetta da una ballerina classica. Nella mia breve carriera di flautista non riuscivo neanche a battere un piede a tempo mentre suonavo... Okay, andiamo avanti.
Non so spiegare come mai, ma sin dal primo ascolto sono rimasta affascinata dal modo in cui vengono uniti il suono acuto e melodioso del violino (un elemento tipico della musica classica) e gli effetti elettronici (che in generale mi disturbano). Mi è sembrato incredibile. Quante note, quanti suoni diversi tira fuori da quello strumento!
Un'altra cosa notevole è che violino e voce, anche se sovrapposti come nei minuti finali, si affiancano senza prevalere uno sull'altro. Ho sentito armonia ed equilibrio.

Quello che ho scoperto in seguito (diciamo dopo almeno tre ascolti e una ricerca su internet) è che pure il testo non è niente male. Per non capire l'inglese vuol dire che ho almeno un buon istinto. Il testo tradotto in italiano lo potete trovare al sito QUI.
A questo punto mi scappa l'ammirazione anche per il video, che segue la logica e il senso del testo: sentirsi chiusi in una bolla, in un luogo piccolo, buio e sconosciuto nonostante sia il posto dove siamo sempre vissuti. La voglia di scappare, di rompere il vetro che ci trattiene e affrontare la paura, chiedersi se i giorni allora saranno diversi o se non cambieranno, cercare di sentirsi vivi attraverso la distruzione di quello che si è adesso, per poi divenire altro. Un grido di aiuto, di paura e di speranza.
Per una masochista come me, è una conoscenza irrinunciabile.
Il video risulta quindi ben pensato e ben realizzato.
Tra l'altro non credo di aver mai visto Lzzy in versione folletto innocente che sorride come nell'ultimo suo istante in questo video.


Certo, so che Lindsey Stirling non è l'unica musicista a suonare uno strumento classico inserito in un contesto che non lo è (tra cui rock, hip-hop, r&b). Qualche anno fa mi avevano colpito anche gli Apocalyptica, gruppo di violoncellisti finlandesi (datemi un musicista nord-europeo capellone e mi farete contenta).

Apocalyptica ft. Sandra Nasic (vocalist dei Guano Apes)
Path vol. II, album: Cult (Special edition 2001) 

Più in generale, non è cosa nuova mischiare i generi, solo che a volte a qualcuno risulta meglio che ad altri. Per esempio, pur apprezzando molto Numb dei Linkin Park, ho odiato la versione mix hip hop con Jay-Z, Numb Encore. E non lo dico soltanto perché non mi piace l'hip hop (in realtà qualcuno che mi piace un po' c'è), dipende anche dal fatto che nella seconda versione hanno tagliato via la parte che più mi piaceva dell'originale, quando tra un ritornello e l'altro urla:

And I know I may end up failing too
But I know you were just like me
with someone disappointed in you

I've become so numb I can't feel you there
I've become so tired, so much more aware
I'm becoming this, all I want to do
is be more like me and be less like you.

Com'ero sedicenne e disadattata... Non che le cose siano cambiate di molto, comunque. Persino le canzoni che ascolto sono ancora sullo stesso genere testuale.


So cut me from the line
Dizzy, spinning endlessly
Somebody make me feel alive
and shatter me