giovedì 30 ottobre 2014

The Listography Project pt. 42: memorable birthdays and holidays.

Ma perché non c'è più una lista semplice? Che so, i miei dolci preferiti, o le mie bevande alcoliche preferite. Quelle le farei in una manciata di minuti, per questa ci ho dovuto pensare una settimana e con risultati non proprio dignitosi.

Compleanni memorabili: nessuno spicca tra i miei ricordi, soprattutto non per particolarità. I compleanni erano festeggiati fino a nove o dieci anni, tutti con nonne (non ho mai conosciuto i miei nonni), zii, cugini e padrini. In realtà i miei padrini sono anche i miei zii, perciò si capisce fin troppo bene che tentavo di allungare la lista degli invitati. Un paio di volte ho ottenuto che venissero invitate alcune amichette, ma vabbè, con loro giocavo spesso sicché erano giornate come altre.

Vacanze memorabili: a sei anni sono stata con la famiglia in Svizzera per partecipare ad un matrimonio. La Svizzera è bellissima in estate, in inverno non ho mai avuto il piacere (o forse no, odio il freddo).
Non per essere ripetitiva, ma anche qui ci devo mettere i miei sette giorni a Parigi.

Paris, je reviendrai!


Notre-Dame au chocolat.



The Life In A Year

sabato 18 ottobre 2014

The Listography Project pt. 41: your favorite movie stars.

Se non potessi metterci il cast dei miei telefilm preferiti credo che potrei fare un telegramma (ebbene sì, esiste ancora gente che fa telegrammi!), invece ce li metto tutti (o quasi) con il rischio di perdere il mio titolo di "Misantropia mon amour". Ah, ordine sparso, nessuna classifica (sto cercando di disintossicarmi dalla mia incetta di mania ossessiva-compulsiva dell'ordine che ho sviluppato nei mesi di lavoro).

  • Jennifer Garner (in Affleck): mi è piaciuta sin dalla prima occhiata che ho dato ad Alias, la adoro da quando ho scoperto che per le scene di combattimento e d'azione non usava controfigure. Poi è bella, brava e un sorriso che le invidio parecchio (con quelle adorabili fossette).
  • Jensen Ackles, Jared Padalecki & Misha Collins: da Supernatural ad altre cose (Ackles in Ten Inch Hero era meraviglioso... ma quando non lo è?!).
  • Colin Firth. Senza fronzoli ed altri commenti <3
  • Chad Michael Murray, Hilarie Burton, Bethany Joy Lenz, James Lafferty e soprattutto Sophia Bush: praticamente il cast principale di One Tree Hill.
  • Matthew Gray Gubler, alias Dottor Reid nel telefilm Criminal minds: semplicemente adorabile. Mi piace tutto il cast principale, ma lui sta un po' più su.


The Life In A Year


Ci sono tanti attori che mi piacciono molto, diciamo che questi sono quelli che occupano la "classe d'onore".

mercoledì 8 ottobre 2014

Ansia e pianoforti.

Tanta, tanta, tanta ansia.
Finito settembre sento solo sapore di ansia.
Non ho più un lavoro e ritorno al punto di partenza: in questi, diciamo, ultimi dieci mesi io non ho capito niente. Non so ancora cosa voglio, non ho ancora un progetto o un'idea di progetto. 

Adesso ho le mattine e le sere libere, il pomeriggio è di nuovo in mano al dopo scuola ed è un po' troppo tardi per recuperare un'estate siciliana vissuta a circa quattro chilometri dal mare, senza mare. In quattro mesi sono andata al mare cinque volte, è una vergogna. Però ora che potrei andarci, per di più godendo della quasi totale assenza di persone, non ne ho proprio voglia. Io, che non volevo mai uscire dall'acqua, non ne ho voglia. Io che adoravo l'acqua fredda ora la rifiuto, io che uscivo dalle fredde acque coi piedi blu eil sorriso in faccia, magari ridendo perché i denti battendo mi hanno tagliato il labbro inferiore. Il tempo non mi assiste: c'è ancora sole e un discreto caldo, ma non abbastanza da fare un bagno al mare senza congelare.
Perciò oggi, per combattere questo stato di ansia perenne sono uscita da sola. Ogni tanto sento questo bisogno di girare a piedi per le vie principali della città, per fare qualcosa da sola, per sentirmi sola in mezzo alla folla, lasciar fluire tutto e tutti attorno a me senza esserne toccata. Non so se tutto ciò ha senso...
Quindi ho girato a piedi, con la musica nelle cuffie e gli occhiali da sole, e nessuno mi ha disturbata. Non mi sono fermata né sono stata fermata da due turisti che giravano e rigiravano la cartina, piegando le teste come bionde civette tedesche, persi anche loro. Non mi hanno chiesto aiuto e io non mi sono fermata. Mi sono sentita libera. Certo anche un po' stronza, ma illusoriamente libera, senza catene.
Mi si è aperto uno spiraglio nel muro di misantropia quando un ragazzino di una decina di anni ha fermato la sua bici per dire "ciao cagnolino" ad un randagio.

Ma è stato ancora più bello scoprire in piazza un uomo dai lunghi capelli bianchi che suonava un pianoforte. Non avevo mai incontrato un artista di strada, ad eccezione fatta di quel sassofonista su di una metrò di Parigi che ha espresso la sua teoria circa la paternità del mio amico, che non gli ha voluto dare qualche moneta. Io come al solito stavo sonnecchiando seduta lì vicino, ebbra del consueto effetto della metrò.
Comunque, tornando alla mia piccola città sicula, questo signore suonava un piano sgangherato, sempre una canzone che sembrava un po' da saloon del vecchio west e un po' un film in bianco e nero degli anni venti o trenta. Non era neanche tanto bravo, ma ci metteva così tanto impegno, le sue dita si muovevano molto veloci e indossava un frac con tanto di coda che rendeva tutta l'immagine meravigliosamente retrò. Adorato.
Ecco alcune foto, so che non si vede bene, ma non me la sono sentita di avvicinarmi e disturbarlo.




Come sembravano allegri quei vecchietti lì!
Ho sentito l'ansia allentare un po' la presa. Spero che questa brutta sensazione svanisca presto.
Non posso passare la vita a fare la turista nella mia città.

venerdì 3 ottobre 2014

The Listography Project pt. 40: the best gifts you've ever received.

I più bei regali ricevuti, diciamo solo i materiali.

  • Soldi. Non vorrei sembrare ingrata, ma non sono ipocrita: i miei parenti mi hanno sempre fatto regali di compleanno che non mi sono piaciuti, roba inutile o comunque bruttina. Poi, quasi si fossero messi d'accordo, hanno iniziato a darmi soldi al motto di "Compra quello che vuoi! Cose che ti piacciono, non solo che ti servono". Trovo sia liberatorio per tutti.
  • Salvadanaio. So cosa ho appena detto, ma la mia madrina di battesimo ha degli ottimi gusti e i suoi regali mi sono sempre piaciuti, quel salvadanaio di ceramica però me ne innamorai appena lo scartai.
  • Orecchini. Regalo di nonna per la cresima, l'unica cosa materiale che mi ha comprato. La migliore seconda mamma-babysitter del mondo.

The Life In A Year


Non mi viene altro in mente, forse perché ho dei gusti che non si accordano con il resto della parentela/ amici/ più che amici; forse perché ricevere un regalo mi mette a disagio; forse non ho mai ispirato voglia fare regali; forse perché in vita mia do più di quanto io riceva; forse perché dico sempre che non mi manca nulla, anche se evidentemente non è vero (ma forse sono convincente, no?). Non lo so davvero, forse la ragione non è tra queste, o forse lo sono un po' tutte.